Consulenza Organizzativa

Perché le strategie e i progetti delle aziende spesso non trovano la strada della realizzazione? Perché, nonostante l’impegno e le buone idee, le cose tendono ad andare diversamente da come si erano pianificate e le persone sembrano contrapporsi ad ogni cambiamento?

Controllare, gestire, pianificare, possono essere attività scarsamente efficaci in determinati momenti della vita aziendale. I sistemi umani esigono invece notevole creatività e flessibilità da parte di chi li guida, perché tendono a funzionare secondo una volontà propria. Tale incontrollabilità, tipica dei sistemi umani, può diventare fonte di insicurezza, frustrazione, stress sia per i capi, sia per i loro collaboratori e di cattivo funzionamento aziendale.

È allora impossibile gestire l’organizzazione?

Non è possibile fermare il vento o dirigerlo dove noi vogliamo ma è possibile governare le vele per raggiungere la nostra meta. Per riuscirci (e farlo nel minor tempo possibile) abbiamo bisogno di specifiche capacità e competenze, di saper fare buon uso di ogni variazione di direzione e intensità del vento, di contare su un equipaggio preparato, flessibile, affiatato, entusiasta, disciplinato.

Un consulente organizzativo aiuta l’azienda ad affrontare la sua natura sistemica attraverso la creazione di una mentalità aziendale condivisa (cultura) che permetta agli individui di agire come un tutt’uno, di nuove competenze e favorendo la motivazione.

Qualsiasi progetto, per quanto strategicamente efficace sulla carta, dovrà essere realizzato dalle persone, così che ogni membro dell’organizzazione (badate bene, come parte di un gruppo!) avrà un peso nel raggiungere gli obiettivi.

Le persone sono sistemi e i gruppi sono sistemi, allora non possono essere gestiti, bensì devono condividere un modo di comportarsi nel lavorare, vale a dire una cultura organizzativa.

La funzione di un consulente nell’area umana e organizzativa, il suo reale valore non consta semplicemente nella preparazione specialistica, bensì anche nell’obiettività che riesce ad avere, potendo guardare l’organizzazione in modo distaccato, dall’esterno, senza essere invischiato nelle sue dinamiche consolidate. Questo è il vantaggio fondamentale della consulenza! Certi problemi diventano infatti difficili da migliorare se trattati dai membri dell’organizzazione, per il semplice fatto che questi sono troppo coinvolti nella creazione dei problemi stessi mentre il professionista esterno riesce a vedere le cause e a ipotizzare soluzioni mai considerate.

Sarà poi un ottimo consulente se riuscirà ad aumentare le competenze delle persone e dell’organizzazione, così che esse possano camminare sulle loro gambe.

Il nostro intervento di consulenza parte da una comprensione del funzionamento generale del sistema organizzativo per individuare soluzioni strategiche. Per favorire la comprensione di questo concetto, con una leggera forzatura (perché il sistema va compreso nella complessità e nella sintesi, non nel particolare …) possiamo individuare alcune fasi:

  • analisi dei problemi e individuazione di concause
  • analisi del clima
  • analisi della cultura
  • analisi delle posizioni, delle competenze e valutazione del potenziale
  • definizione di obiettivi strategici di miglioramento
  • scelte tattiche (fra le quali possono esserci vari interventi sui capi e/o sui collaboratori, sui gruppi e sull’organizzazione)
  • scelta degli strumenti: Goal Setting, Coaching, Counseling, formazione, Teambuilding, ecc.)

“La storia umana diventa sempre di più una gara tra la cultura e la catastrofe”
– 
Herbert Georges Wells 

 

 

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